Ti consiglio un fioraio (d’arte) – Cecilia Battaini

Cecilia Battaini è un’artista, illustratrice e surface designer.
«Mi definisco “un fiore in mezzo ai fiori”, siccome queste meraviglie della natura sono il mio soggetto preferito. Inoltre, per definire la mia poetica utilizzo la parola “giardino”, perché attraverso questo giardino esprimo i miei pensieri, sogni, emozioni, sensazioni e ricordi.»
 
Tutti i suoi fiori vengono disegnati e colorati a mano singolarmente con matite colorate, per poi essere scansioni e ripuliti al computer attraverso Photoshop. Tramite questo programma crea i suoi pattern, in grado di adattarsi a molteplici utilizzi. Infatti oggi crea e vende i suoi prodotti, dai quadri stampati su tessuto alle stampe da parete, passando per le t-shirt ed i calendari che, come tutta la sua produzione artistica, vengono esposti e venduti presso fiere e mercati ed esposizioni in gallerie d’arte, personali e collettive; realizza su commissione illustrazioni originali per magazine, libri e social media; concedo in licenza i suoi giardini a marchi di abbigliamento, cartoleria, arredamento, cosmetica e tessuti, creando capsule collection esclusive come le t-shirt per Toro&Moro e le carte da parati per Ambientha; vende prodotti realizzati con i miei fiori attraverso siti di print-on-demand come Society6, Spoonflower, Teepublic, Wuzci e Vida; su richiesta tiene anche workshop e collabora con un’ancora più ampia varietà di mercati, tra cui gioielleria e packaging design, anche come grafica.
 
A prima vista, i fiori sembrano delicati e vulnerabili. Tuttavia si tratta solamente di un’apparenza. Sono in grado di crescere perfino nei luoghi più inospitali, tra le sabbie del deserto oppure in bilico tra le rocce, dimostrando una forza ed una resistenza non comuni. Probabilmente per questo, Cecilia avverte una connessione speciale con essi. Vede rispecchiata la sua crescita come persona ed artista.
Cecilia ha cominciato a disegnare mentre era ricoverata in ospedale, come una sorta di arte terapia. Aveva quindici anni, soffriva di disturbi mentali ed alimentari da anni. L’arte è stata una delle cose che l’hanno salvata. Non riusciva mai a liberarsi la testa dai brutti pensieri, tranne quando disegnava fiori, copiandoli dai manuali di illustrazione botanica che le avevano regalato per passare il tempo. A lungo è stato l’unico luogo dove potesse trovare un minimo di pace.
«Dalle mie cicatrici, dal dolore che portavo dentro, ho cominciato a far crescere i miei fiori. Delicati ma resistenti.»
Col tempo i miei fiori  hanno cominciato a diventare qualcosa di più. Da confortante rifugio si sono evoluti nel mezzo espressivo più efficace per lei. Riesce ad esprimere se stessa in un modo molto più efficace che a parole, essendo estremamente timida ed introversa. Rispecchiano quello che c’è sotto la superficie e che tende a non mostrare agli altri: colori vividi e sgargianti, fiori che sbocciano uno dopo l’altro, dando vita a rigogliosi e variegati giardini.
 
A lungo li ha considerati solamente un passatempo. Sono state le persone attorno a lei e quelle in cui si è imbattuta nel corso degli anni a comprenderlo prima di lei. Fin da quando ha cominciato a disegnare, c’era sempre qualcuno pronto a dirle che i suoi fiori sarebbero stati perfetti su carta da parati, t-shirt, e molti altri oggetti. Cecilia non ci credeva molto. Non la vedeva come la sua strada. Anche quando dopo il liceo classico ha deciso di studiare moda, non era affatto sicura che in futuro avrebbe scelto quella professione. Come capita a tutti, era incredibilmente indecisa sul suo futuro. Lo era ancora quando cominciò a lavorare nella moda, disegnando stampe e grafiche per un brand italiano, ambito in cui si è specializzata durante gli anni dell’accademia.
L’illuminazione le venne all’improvviso, quando era entrata nel mondo del lavoro già da un pò. Una mattina stava disegnando dei fiori, quando così, in un attimo, comprese che era quello a cui avrebbe voluto dedicare la sua vita. Accadde più o meno cinque anni fa, quando aveva ventitré anni. Cominciò a cercare commissioni per disegno su tessuto, a cui poi piano aggiunse anche illustrazioni e surface design in generale. Negli ultimi anni ha anche cominciato a lavorare ai suoi prodotti, come i quadri, che sono stampati su tessuto, le stampe da incorniciare, le magliette e il calendario.
Cecilia confessa di aver fatto tanti errori in questi anniIn questi anni, dovendo imparare completamente da sola nozioni di marketing e imprenditoria, fotografia di prodotti e per i social, ogni aspetto del business d’arte in generale. E ne commette ancora, perché ha ancora molto da imparare. La pandemia, però, le ha permesso di concentrarsi sulla sua carriera artistica e definirla meglio. La strada è ancora tanta, perché purtroppo non le è ancora possibile mantenersi con i suoi giardini. Ma non ha alcuna intenzione di rinunciare a questo sogno e fermarsi!
 
Il mondo attorno a me è la sua principale fonte di ispirazione. Ha un debole per i viaggi e le esplorazioni.
Due cose porta sempre.
Una è il suo telefono, pronto a catturare in una fotografia quel particolare che ha attirato la mia attenzione. Solitamente sono piante o fiori, ma possono anche essere i colori di cui si tinge il cielo al tramonto, un particolare di un quadro o di una scultura, i riflessi della luce sulla superficie dell’oceano…
L’altra è tutto l’occorrente per disegnare. Se non riesce a trovare qualche minuto per disegnare ogni giorno, manca qualcosa. Sono proprio le ispirazioni tratte dai suoi viaggi a suggerirle il criterio secondo cui crea le collezioni di pattern in cui raggruppa i suoi giardini: BALI, WADI RUM, MALAYSIA e OMAN sono state tutte ispirate dai corrispettivi viaggi. Ed esattamente come ogni giardino, continuano a crescere in modo organico, perché non ha ancora esaurito di lavorare a tutte le innumerevoli foto che ha preso.
Lo stesso vale per le altre collezioni in cui ha suddiviso le sue creazioni, tanto quelle di pattern (LIGHT, DARKNESS, DREAMS, VOICES) quanto quelle dedicate alle stampe da incorniciare (MAGIC, GARDENS, SPARKLE). Quando non viaggia, ci sono i giardini e i parchi della sua città ad ispirarla. Passeggiare in mezzo ad essi la distende come solo il disegno sa fare.
Questa è la meravigliosa storia di Cecilia, una ragazza creativa, un’illustratrice floreale e appassionata dei viaggi, per scoprire molto altro di più su lei, potete seguirla sui suoi canali social, trovate i link alla fine dell’articolo.
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